Milioni di fatti, milioni di regole… no ma: utile.

Se un avvenimento complesso, come ad esempio la manifestazione no-global anti-G8 di Genova, si descrive attraverso tanti fatti, quasi infiniti, dal vandalismo dei manifestanti alle bombe molotov "contrabbandate" alla scuola Diaz, dalla presenza di associazioni cattoliche a quella di Fini nella questura di Genova, è difficile stabilirne la natura attraverso l’elenco nudo e puro dei fatti che lo compongono.

Del resto la scienza non ha mai adottato la metodologia di Bacone, il quale creava enormi elenchi di tutti i fatti osservati, e da quelli cercava di trarre una legge che li spiegasse, una regola che potesse prevederli matematicamente.

E questo è anche normale, visto che i fatti vengono sempre modificati da altri fatti ancora che magari non si osservano (tipo il fatto stesso di osservare un fatto), e quindi risulta difficile progredire, fare scoperte, trovare sistemi per renderci la vita più facile, con un metodo simile.

Se volessi sapere se domani il sole sorgerà o no solo osservando il femomeno con i mezzi di cui dispongo, dovrei prima di tutto osservarlo infinite volte, e in più dovrei essere sicuro che se non sorge non è perché esiste un evento disturbante, tipo una nuvola di diossina densa come catarro che ricopre la zona in cui vivo, oppure semplicemente i miei occhi che sono troppo pieni di cispa mattutina a non si riescono ad aprire… perché ok, in questi due casi non vedo il sole sorgere, ma lui magari è sorto lo stesso.
Con l’elenco dei puri fatti esperiti non traggo nessuna conclusione sull’avvenimento complesso del "sorgere del sole", e nemmeno alcuna regola utile per prevedere se domani vedrò il sole sorgere o no.
Bensì ottengo molte regole, tutte valide, tutte inutili, soprattutto se ritengo il fatto che "ogni tanto non vedo il sole sorgere perché ci ho troppa cispa negli occhi" un fatto accidentale, che non incide sulla natura dell’evento, il che mi apre a tutto un mondo di possibili anomalie che posso sempre invocare, e che praticamente mi permettono di stabilire la natura dell’evento "sole che sorge" un po’ come mi pare e piace.

Potrei anche dire che qualcuno spara un mega fuoco d’artificio tutti i giorni… ecco cos’è il fenomeno del sorgere del sole, scommetto che in qualche modo potrei riuscire a dimostrare che è vero, ritenendo bufale, filmati inventati per You Tube, tutte le riprese dello spazio e via dicendo.

Quindi, di fronte ad un evento composto da milioni di eventi, come posso comportarmi per capire i suoi vari risvolti?

Come posso fare a capire se quel che è successo a Genova è normale, ovvio, niente di preoccupante, oppure agghiacciante, pauroso?

Come posso fare a capire se è una cosa normale dato che la Polizia fa schifo per sua natura, o perché i manifestanti fanno schifo per loro natura ed è ovvio che la Polizia reagisca in quel modo, oppure se è agghiacciante perché ci sono delle persone che manifestano in quel modo terroristico, oppure se è agghiacciante perché ci sono delle persone che abusano freddamente del loro potere in modo così terroristico?

Come si fa in ambito scientifico: si propone una teoria interpretativa dei fatti che si pensa sia la migliore in tutti sensi, cioé che lasci il più possibile fuori le anomalie, e che abbia un potere predittivo comprovabile.

Più una teoria non si perde per strada degli accadimenti bollandoli come anomalie e più riesce a predire cosa avverrà in situazioni simili, più una teoria risulta buona, quindi concreta, funzionante.
Ma non basta: chi la propone deve comunque convincere i propri simili che la propria sia la teoria migliore, la più funzionante (pensate a quanto s’è dovuto sbattere Galilei per dimostrare che era migliore la teoria che vedeva la terra girare attorno al sole e non viceversa).

Quindi: secondo me le forze dell’ordine sono progettate proprio per perpetrare abusi, e per essere maneggiate alla bisogna in tal senso, ed è questa la chiave di lettura dei fatti di Genova, mica i vandali o i perdigiorno che dovrebbero andare a lavorare.

Non siete d’accordo? Presentatemi una teoria che sia comprensiva quanto la mia di tutti i fatti, che non produca anomalie (del tipo "eh, ma mica tutti sono così", sia si parli di poliziotti sia di manifestanti), e che fornisca previsioni su cosa accadrà in futuro in situazioni simili.
E allora ne discutiamo.

Ma piantatela di rovesciare, quasi vomitare, fatti su fatti, anche di discutibile verifica, come se provassero qualcosa, gli elenchi non provano nulla, se non che più fatti ci sono più regole sono valide allo stesso modo anche se sono opposte tra loro: i manifestanti sono alieni mutaforma e i poliziotti reincarnazioni delle SS hitleriane evocate dal Papa per combattere la minaccia aliena, E ANCHE sono poveri innocenti in mano a dei falliti, E ANCHE dei delinquenti giustamente bastonati dagli amati tutori.
Tutti validi, elenchi e teorie assieme, a unisono, milioni di fatti e milioni di regole, uguali e contrarie tra loro, uniti nell’ammore del "ma io ho visto questo" e del "ma io no!".

Ma che cazzo me ne frega di quel che avete visto o fatto: voglio sapere quel che ne pensate, come leggete quel che vi circonda, perché che ci sono milioni di fatti che palpitano nel vostro cuoricino egocentrico lo so già.
Non fate altro che ripetermelo ogni santo giorno.

Ma io non so che farmene… nessuno sa che farsene. Manco voi sapete che farvene, ed è per questo senso di inutilità che vi affligge che vi ci aggrappate come fossero la cosa più sacra dell’universo: piantatela, tanto non serve niente. Santificarli sotto la luce divina dell’esperienza personale, dell’individuo super-uomo, non li rende meno super-scorregge nell’universo delle verità vere.

Chiamatemi quando avete finito di riempire le discariche di pile di fatti, per la maggior parte scorie individuali non smaltibili, che possiamo così iniziare a parlare di come si intepretano.
E magari riusciremo a dare un senso pure a ‘sti benedetti cazzettini vostri, dai, ve lo prometto.

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