Il Che, questo guerrafondaio! Il CE(rvello), questo trapassato.

Una delle più sconquassanti e acute critiche che l’intellighentia moderata (quasi sempre destraiola) rivolge ai manifestanti pacifisti è: che fasulli e ignoranti essi sono, indossano la maglietta del Che, sventolano la bandiera di Cuba! Due chiari simboli di guerra e oppressione!


Eppure quella maglietta uno la indossa perché apprezza gli ideali per cui ha combattuto il Che, e la bandiera la sventola in onore dell’ideale che fondò la Cuba rivoluzionaria (ideale ampiamente sepolto con i morti fatti dalla Cuba dittatoriale).
Grazie a quelle lotte, quelle del Che soprattutto, oggi ha un minimo di senso il manifestare pacificamente.


Grazie anche a Ghandi, certo, sì, che è il corollario ugualmente devastante e affilato che sempre il solito pool di cervelli della moderazione italiana agita come uno spauracchio a modello del VERO pacifismo. Anche grazie a lui, ovviamente, ha senso manifestare pacificamente.
Ma non è proprio un esponente dell’ideale di pacifismo, quanto al limite della protesta pacifica (Ghandi voleva che il prorpio paese fosse governato da chi ci era nato e non dagli inglesi, e portava la sua richiesta protestando pacificamente, ma di certo non richiedeva che il proprio paese cessasse le azioni di guerra).


Bisognerebbe anche ricordare che "pacifismo" non sempre significa "nessuna guerra", ma spesso "nessuna guerra imposta dal volere degli stati o dei poteri forti".
La resistenza armata all’invasore, è molto volentieri ammessa da alcuni movimenti pacifisti, o da movimenti che se non altro partecipano a manifestazioni pacifiste (tipo l’ANPI, toh, via).


Che poi il Guevara non rappresenti tutto questo ideale di "giusta libertà dall’oppressore", ok, se ne può discutere. Ma non si può opinare, e spaccare le palle, sul fatto che chi indossa la maglietta invece ci crede.
Quindi: sono stronzatelle per rompere i coglioni a chi manifesta, piuttosto inutili in sé, ma grandemente efficaci in questa epoca di morte cerebrale.

Io continuo a mettermi al maglietta del Che e a manifestare, ma LORO dovrebbero mettersi la maglietta del CErvello, magari con l’epitaffio: qui giace tra tormenti.

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